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Bando Nuove Imprese a Tasso Zero

Nuove imprese a tasso zero 2021: guida alle novità

Il Decreto Interministeriale Mise-Mef del 4 dicembre 2020, pubblicato in Gazzetta lo scorso 27 gennaio, che ha dato attuazione al Decreto Crescita 2019 (Decreto Legge 34/2019), ha ridefinito sia i criteri di applicazione delle misure che il tipo di imprese che possono usufruire delle agevolazioni.

Entriamo nel dettaglio e vediamo cos’è, a chi si rivolge e quali imprese possono beneficiare della misura chiamata Nuove imprese a tasso zero.

Nuove imprese a tasso zero 2021: cos’è e le novità 2021

Nuove imprese a tasso zero ha l’obiettivo di sostenere, con contributi, agevolazioni e finanziamenti, la nascita e la crescita di micro e piccole imprese costituite in prevalenza da giovani under 36 e donne di qualsiasi età.

Nuove imprese a tasso zero prevede una serie di misure come finanziamenti agevolati a tasso zero, servizi di tutoraggio e contributi a fondo perduto.

I programmi di investimento agevolabili, validi su tutto il territorio nazionale, riguardano diversi settori economici: produzione di beni nei settori industria e artigianato, fornitura di servizi a imprese e alle persone, commercio di beni e servizi, attività turistiche e turistico-culturale (ossia che valorizzano il patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico), progetti di innovazione sociale, cioè la produzione di beni e servizi (anche innovativi) che creino e soddisfino relazioni e bisogni sociali.

Il già citato decreto dello scorso 4 dicembre, entrato in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ha apportato alcune novità alla misura: la durata dei finanziamenti si allunga fino a 10 anni, l’importo degli stessi passa dal 75% al 90% delle spese ammissibili (se l’impresa ha almeno 36 ma non più di 60 mesi di vita), mentre si amplia la platea delle micro e piccole imprese ammesse alle agevolazioni, che per usufruire dei finanziamenti e dei contributi dovranno avere non oltre i 60 mesi di vita, mentre in precedenza non dovevano essere state costituite da più di un anno.

Cresce inoltre l’importo massimo delle spese, che sale a 3 milioni di euro; tra le spese ammesse, entrano i costi di gestione iniziali. Oltre al finanziamento, è prevista la possibilità di avere un contributo a fondo perduto e il cumulo con altre agevolazioni di stato.

A chi si rivolge Nuove imprese a tasso zero

Destinatarie della misura sono le micro e piccole imprese nate da non più di 60 mesi (5 anni) alla data di presentazione della domanda, costituite in forma di società e composte, per oltre la metà, da soggetti di età tra i 18 e i 35 anni oppure da donne senza alcun vincolo di età.

Possono far richiesta anche le persone fisiche che vogliono costituire una nuova micro o piccola impresa, a patto che inviino tutta la documentazione necessaria e costituiscano la società entro 45 giorni dalla comunicazione di ammissione ai finanziamenti.

Nuove imprese a tasso zero: spese ammissibili

Le spese ammesse dal programma di investimento Nuove imprese a tasso zero sono diverse. In primo luogo, bisogna fare un distinguo tra le imprese con meno di 3 anni di età e quelle costituite da più di 3 anni.

Le imprese costituite da non più di 36 mesi (3 anni) possono ricevere finanziamenti per spese legate a fabbricate e altre opere murarie, macchinari, attrezzature, impianti, brevetti, licenze, marchi, programmi e servizi per tecnologie di informazione e comunicazione, consulenze specialistiche, oneri legati alla stipula del contratto di finanziamento agevolato.

Per le imprese costituendi sono ammessi i costi legati alla costituzione della società.

Le spese ammesse per le imprese costituite da oltre 36 mesi (3 anni) riguardano le opere murarie ed edili, l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuove e l’acquisto di programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Le imprese turistiche possono anche avvalersi di finanziamenti per l’acquisto dell’immobile sede dell’attività.

Le agevolazioni previste: finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto

Detto delle spese ammissibili, passiamo alle agevolazioni vere e proprie previste da Nuove imprese a tasso zero.

Il finanziamento agevolato a tasso zero ha una durata massima di 10 anni e copre fino al 90% delle spese ammissibili. Il contributo a fondo perduto, che può integrare il finanziamento, si differenzia a seconda dell’età dell’impresa.

Se l’impresa ha non più di 36 mesi, il contributo ammonta a 1.500.000,00 euro e può coprire fino al 20% delle voci di spesa legati a macchinari, impianti, attrezzature, programmi e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, brevetti, licenze e marchi.

Se l’impresa ha più di 36 mesi, il contributo sale a 3.000.000,00 euro fino a coprire il 15% delle voci di spesa legate a macchinari, attrezzature, impianti, programmi informatici, servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Nuove imprese a tasso zero: come avviene la valutazione delle domande

La misura prevede una procedura di valutazione con procedimento a sportello: se l’esito della richiesta è positivo, seguirà la stipula del contratto di finanziamento e la successiva erogazione dei finanziamenti in non più di cinque SAL (Stato di avanzamento lavori) di importo non inferiore al 10% dei costi ammessi dalla misura.

I programmi di investimento devono essere avviati dopo la presentazione della domanda e prevedono una durata di non oltre 24 mesi dalla data di sottoscrizione del contratto, con possibile proroga di altri 6 mesi (imprese con massimo 36 mesi di vita) e 12 mesi (imprese con più di 36 mesi).

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