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Nuova Legge Sabatini 2018

Nuova Legge Sabatini per il 2018: come avere il finanziamento

Fra le diverse misure studiate per le imprese del territorio italiano, la legge Sabatini, conosciuta anche come Beni strumentali − Nuova Sabatini, ha l’obiettivo di agevolare l’accesso al credito alle aziende col fine di migliorare la competitività dei diversi settori produttivi del nostro paese.

Vediamo dunque come funziona la Nuova Sabatini e cosa prevede per il 2018.

Cos’è la legge Sabatini

La legge Sabatini (o Nuova Sabatini) è una misura istituita per la prima volta nel 2013, con il decreto legge numero 69.

Il ministero responsabile è il MISE, il Ministero per lo Sviluppo Economico.

La misura ha lo scopo di sostenere gli investimenti delle piccole e medie imprese italiane (PMI) in macchinari, attrezzature, impianti, hardware, software e tecnologie digitali. Con “investimento” si intende sia l’acquisto che l’acquisizione in leasing dei beni e servizi necessari.

Per il 2018 il Mise ha stanziato 33 milioni di euro e ha riservato una particolare attenzione agli investimenti in innovazione: il 30% delle risorse finanziarie, infatti,  sarà dedicato agli investimenti nell’ambito dell’Industria 4.0 (il futuro della produzione industriale, automatizzata e interconnessa).

A chi è rivolta la Nuova Sabatini

Come altre iniziative del Mise, la legge Sabatini ha il suo target nelle micro, piccole e medie imprese italiane.

Possono fare domanda le imprese che, alla data di presentazione della domanda, abbiano determinati requisiti:

  • devono essere iscritte nel Registro delle imprese o delle imprese di pesca
  • non devono essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali, ma nel “pieno e libero esercizio dei propri diritti”
  • non devono aver usufruito di aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea senza averli rimborsati (né possono averli depositati in un conto bloccato
  • non devono essere “imprese in difficoltà
  • possono aver sede in uno degli stati membri dell’Unione Europea, a patto che aprano una sede operativa in Italia prima di aver concluso gli investimenti legati alla misura

I settori ammessi sono i più diversi: possono infatti far domanda tutti i settori produttivi (compresi agricoltura e pesca) tranne le attività finanziarie, assicurative, le attività connesse all’esportazione, le industrie che fabbricano prodotti con imitazioni sostituzione del latte e le industrie del carbone.

Se poi gli interventi sono destinati al Sud Italia e prevederanno un importo superiore ai 500mila euro, si potrà beneficiare anche del Credito d’Imposta per il Mezzogiorno.

Infine, se un’impresa ha più sedi operative deve presentare più domande di finanziamento: a ogni domanda, infatti, deve corrispondere una sola sede operativa.

Cosa finanzia la legge Sabatini

Come abbiamo detto, la legge Sabatini finanzia l’acquisto di attrezzature, impianti, macchinari e altri strumenti (software, hardware) per migliorare la produttività della propria impresa.

Ci sono però dei vincoli precisi per avere il contributo: i beni devono essere nuovi e far parte delle cosiddette “immobilizzazioni materiali” per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”: la norma fa riferimento all’articolo 2424 del codice civile.

Non sono ammesse, invece, le spese per terreni e fabbricati o quelle relative a beni “usati” o “rigenerati”.

C’è un altro requisito riguardo ai macchinari e alle attrezzature: i beni oggetto dell’agevolazione devono facilitare l’attività produttiva dell’impresa.

Come funziona il finanziamento

Se l’impresa ha tutti i requisiti in regola per accedere alla Nuova Sabatini, può chiedere il finanziamento a una delle banche (o degli intermediari finanziari) che hanno aderito alla convenzione tra il Mise, la Cassa Depositi e Prestiti e l’Associazione Bancaria italiana.

L’intero investimento può essere coperto dal finanziamento bancario, mentre a coprire gli interessi del finanziamento c’è il contributo dello Stato. Gli interessi sono del 2,75% per gli investimenti ordinari e 3,575% per investimenti in tecnologie dell’Industria 4.0.

Il finanziamento deve durare per massimo 5 anni e l’importo deve rientrare fra i 20 mila e i 2 milioni di euro; il contributo, inoltre, può essere assistito fino all’80% del finanziamento dalla garanzia del Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese.

Come fare domanda per la legge Sabatini

Per ottenere il finanziamento, la PMI interessata deve presentare la richiesta di finanziamento alla banca o all’intermediario finanziario e la domanda di accesso al contributo ministeriale (che, come detto, copre gli interessi). Ovviamente, deve avere i requisiti per ottenere il contributo.

Avuti i documenti, la banca verifica se la domanda è regolare e se la documentazione è completa, oltre a verificare i requisiti dell’impresa richiedente.

Verificati tutti gli aspetti, la banca concede il finanziamento all’impresa stipulando un contratto che prevede l’erogazione in un’unica soluzione; in caso di leasing, la banca deve erogare il finanziamento al fornitore entro trenta giorni dalla consegna del bene.

Inoltre l’impresa deve inviare, in formato digitale e attraverso la piattaforma apposita, una dichiarazione dove attesta l’ultimazione delle pratiche e la richiesta della prima quota di contributo per coprire gli interessi: questi documenti vanno trasmessi al Ministero.

Anche le richieste di contributo successiva alla prima dovranno essere in questa maniera.

Per portare a buon fine la pratica, servono PEC e firma digitale.

Perché fare domanda per la Legge Sabatini nel 2018

Un’impresa tecnologicamente non all’avanguardia rischia di essere poco competitiva nel contesto del mercato globalizzato.

La Nuova Sabatini è una misura che aiuta le imprese a modernizzare, e di conseguenza ottimizzare, la propria produzione.

La misura è rivolta alle piccole medio imprese italiane (comprese le microimprese), quelle che da sempre sono considerate la spina dorsale dell’economia italiana.

Parte del contributo è destinato all’Industria 4.0: cloud computing, digitalizzazione, Internet of things, manutenzione predittiva sono il futuro dell’industria e dell’impresa e rappresentano un’ottima occasione per permettere alla propria azienda di raccogliere le sfide del mercato contemporaneo.

Per aver accesso ai contributi previsti dalla Legge Sabatini, però, bisogna avere un’attenzione maniacale nella compilazione della domanda e della richiesta di finanziamento: anche un solo dettaglio mancante può far perdere la possibilità di avere i fondi.

Se rientri fra le imprese che possono usufruire della nuova Sabatini per il 2018, ma hai difficoltà a compilare la domanda, contattaci: metteremo tutta la nostra esperienza a tua disposizione per compilare la domanda in modo corretto e farti ottenere così il finanziamento.

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    2 Commenti
    • Lino macrini
      01/01/2019 at 22:36

      Vorrei una consulenza per accedere al credito Sabatini ma quando parli con associazioni diverse ti dicono sempre che non vi sono bandi allora io mi chiedo ma l’Europa questi soldi li versa oppure è una presa in giro

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