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Come aprire un campeggio

Aprire un campeggio: requisiti e costi

Il campeggio è un’esperienza unica vissuta in mezzo alla natura o a ridosso del mare, dove diverse famiglie si riuniscono per trascorrere settimane rilassanti in compagnia. Il campeggio è un piccolo villaggio, un’unica grande famiglia, dove adulti e bambini respirano momenti di un’inconsueta libertà.

Per questo aprire un campeggio è un’ottima idea. Generalmente gli italiani amano passare in posti del genere le loro vacanze. Italiani e non solo; essendo il nostro paese esposto quasi completamente al mare, per molti altri cittadini europei di nazioni che non sono bagnate dall’acqua il campeggio è un’esperienza unica.

Il campeggio è in prospettiva molto redditizio e per chi sogna di avviare un’attività indipendente che sia a contatto con le persone e con la natura è sicuramente l’opzione migliore per svolgere un lavoro desiderato.

Iter e requisiti per aprire un campeggio

Per aprire un campeggio è necessario compiere l’iter necessario per avviare qualsiasi attività di tipo commerciale. Prima di tutto bisogna aprirsi una Partita IVA, iscriversi al Registro delle Imprese della Camera di Commercio territorialmente competente e registrare le proprie posizioni INPS e INAIL. In seguito è d’obbligo procedere facendo richieste delle autorizzazioni alle autorità comunali. In questo caso è impossibile indicare ulteriori informazioni, perché i requisiti necessari possono variare da comune a comune.

Successivamente è doveroso fare le opportune verifiche sul terreno agricolo che deve essere trasformato in un’area di sosta per caravan, camper, tende o bungalow. Il Comune di riferimento deve confermare che sul terreno ove vuole costruirsi il campeggio tutto sia a norma.

Prima di avviare il campeggio è necessario creare una reception, un luogo dove si tenga conto dell’amministrazione e del controllo dei campeggiatori. In più, per essere un’attività sempre al passo con la legalità, è necessario comunicare ogni anno agli Uffici del Turismo il listino prezzi del villaggio.

Costi per aprire un campeggio

Aprire un campeggio sicuramente non richiede lo stesso impegno personale ed economico necessario per un’altra attività. Una volta convertito il terreno in piazzola di sosta è possibile avviare tutte le modifiche strutturali per rendere il terreno un villaggio accogliente.

Più grande è il campeggio, più campeggiatori potrà ospitare; così in mancanza di una legge che definisca il numero minimo di sanitari da installare all’interno di un campeggio, ogni imprenditore dovrà valutare in base all’esigenze del terreno.

Per costruire un’area riservata al servizio sanitario, sicuramente sarà necessario una bella cifra dovendo anche preoccuparsi dell’impianto fognario. Il passaggio successivo è quello di costruire in un’area adiacente ai bagni una schiera di docce, in modo tale da convogliare il tutto verso un unico scarico di liquami. Anche questo aspetto verrà valutato dalle autorità comunali.

Altre spese da fare sono legate ai servizi offerti dal campeggio, quindi, indubbiamente, dev’esserci un’area giochi: un parco, un campetto da calcio, delle altalene. Questi investimenti sono sempre a discrezione dell’imprenditore e del tipo di campeggio che egli stesso vuole costruire. Un campeggio che si offre al grande pubblico, alle famiglie deve avere un’ampia area giochi dove i bambini possono divertirsi mentre i genitori sono al mare.

Spesso infatti una spesa annuale per la gestione del campeggio è quella di ingaggiare per la stagione estiva un’equipe di animatori che intrattengano i bambini nel pomeriggio e durante la serata organizzino eventi a cui tutti possono partecipare. Un campeggio completo, perfetto, quindi potrebbe avere anche uno spazio riservato ad un teatro dove la sera potrebbero riunirsi i campeggiatori spettatori dei giochi organizzati dagli animatori.

Un’altra spesa può essere legata anche alla creazione di un’area riservata ad un mini-market e ad un ristorante. E’ possibile poi affittare la gestione di queste attività a terzi, in modo da recuperare della liquidità durante la stagione e di affrancarsi dalle spesse di mantenimento e rifornimento.

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Sicuramente aprire un campeggio, anche qualora si possedesse già un terreno, rappresenta una spesa considerevole che, però, già nel giro di pochissimo tempo potrebbe fruttare molto. E’ necessario essere presenti sul web con un ottimo sito che metta in mostra le qualità del campeggio. Internet presenta numerose possibilità per far conoscere la propria attività, perciò è bene rivolgersi a degli esperti.

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