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Come aprire un negozio di animali

Aprire un negozio di animali: i requisiti necessari

Se hai la passione per il mondo animale, aprire un negozio dedicato agli amici a quattro zampe è il business ideale.

Secondo la decima edizione del rapporto Assalco-Zoomark, sono ben 60 milioni gli animali domestici che vivono nelle case degli italiani; di conseguenza il mercato che gira intorno ai cosiddetti animali d’affezione, in particolare il settore del pet food, ha un giro d’affari di quasi 2 miliardi di euro.

In questo articolo scopriremo l’iter per aprire un negozio di animali, i requisiti necessari e i vantaggi e gli svantaggi dello scegliere il franchising.

Negozio di animali: quale scelta fare

Prima di scoprire l’iter burocratico per aprire un negozio di animali, bisogna capire quale tipo di attività vogliamo aprire: possiamo scegliere infatti aprire un negozio di alimenti e accessori per animali, oppure un negozio di vendita di animali vivi.

Se vogliamo semplicemente aprire un negozio di alimenti e accessori per animali,  non servono particolari requisiti per aprire l’attività: il cibo per animali infatti non è più considerato come “alimento”, quindi non sono necessari

Diverso è il caso della dell’attività di vendita di animali vivi: per svolgere l’attività, serviranno delle autorizzazioni e una procedura precisa.
Innanzi tutto, sarà necessaria l’autorizzazione sanitaria da parte del sindaco, che la rilascerà su parere del servizio veterinario.

I locali destinati alla vendita, inoltre, dovranno essere a uso esclusivo e non saranno permesse altre attività come la toelettatura; dovrano essere dotati di servizi igienici, magazzini e locale di vendita.
Gli animali dovranno essere tenuti in gabbie o box lavabili e disinfettabili rapidamente, con uno spazio dedicato agli animali proporzionale a taglia, razza, età.

La documentazione da inviare al sindaco prevede inoltre due copie della planimetria dei locali, copie della distribuzione interna ai locali e delle attrezzature di contenimento per gli animali; dovranno essere descritte tutte le specie animali presenti nel negozio.

La documentazione va presentata allo sportello attività produttive del comune, che esaminerà i documenti e inoltrerà la richiesta ai servizi veterinari dell’ASL.

Aprire negozio di animali: iter burocratico

Per aprire negozio di animali bisogna aprire la partita Iva: il codice Ateco di riferimento secondo il 47.76.20, “Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici” oppure il 47.76, “Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi fertilizzanti, animali domestici, alimenti per animali domestici in esercizi specializzati”.

Dopo la partita IVA bisogna iscrivere l’attività al Registro delle Imprese della Provincia di competenza e inviare la Scia al comune; nel caso in cui si avvi un’attività di vendita di animali vivi, servirà un documento che attesti l’idoneità alla vendita e la frequenza di un corso Ical.

A queste pratiche vanno aggiunte l’iscrizione a Inps e Inail, la richiesta di esposizione dell’insegna da inoltrare al comune, le autorizzazioni alla ASL e Vigili del Fuoco per sicurezza e igiene del locale.

Aprire un negozio di animali: i costi

Per un negozio di animali servirà un investimento di almeno 25mila euro iniziali: la vendita di animali vivi invece comporta altre spese, per esempio una tassa per l’autorizzazione sanitaria dei servizi veterinari dell’ASL locale che va dai 50 ai 500 euro a seconda della metratura del locale; inoltre, l’investimento deve comprendere l’acquisto di attrezzature specifiche per la pulizia e il mantenimento degli animali che possono far lievitare i costi anche di 30mila euro.

In ogni caso, le spese di cui tener conto in linea di massima sono:

  • Spese per l’affitto del locale
  • Spese per gli arredi e l’arredamento le illuminazioni le luce
  • I costi di tutti gli adempimenti burocratici
  • Le consulenze professionali (per esempio il commercialista)
  • Eventuali consulenze di marketing e comunicazione
  • I costi delle forniture

Negozi di animali in franchising

Il franchising può aiutare l’imprenditore ad avviare la propria attività.

I vantaggi del franchising sono numerosi, dall’esclusiva territoriale alla formazione iniziale, dai corsi di aggiornamenti all’assistenza e la consulenza, dal piano di marketing fino al supporto dal punto di vista promozionale. Usare un marchio già conosciuto sul mercato, come sappiamo, è un bel vantaggio in termini di fiducia dei consumatori.

In cambio di tutti questi vantaggi, spesso sarà necessario pagare una fee d’ingresso e delle royalties.

Alternative nel negozio animali: pet sitting e toelettatura

È possibile anche aprire un negozio dedicato alla toelettatura e alla pulizia di cani e gatti oppure di servizi di pet sitting.
Per svolgere la prima attività, serviranno i certificati per ottenere le autorizzazioni alla toelettatura; anche nel caso si voglia di fornire un servizio di pet sitting bisognerà seguire dei corsi appositi organizzati dall’Associazione nazionale per la formazione e la tutela dei pet sitter.

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