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Come aprire un negozio di generi casalinghi

Come aprire un negozio di generi casalinghi

Se siete appassionati di prodotti per la casa allora potrebbe essere interessante aprire un negozio di generi casalinghi. Questi prodotti, infatti, servono praticamente a tutti perché probabilmente ognuno di noi ha a cuore l’igiene e la pulizia della propria casa. Ovviamente, questo non basta per avere successo. Bisogna puntare su una buona strategia di mercato, trovare il posto giusto e offrire prodotti di qualità a prezzi non eccessivamente alti. Insomma, come per ogni altra attività imprenditoriale, solo il giusto mix di vari fattori potrebbe portare la successo del negozio di casalinghi. Ora vedremo dal punto di vista burocratico e non solo tutto ciò che c’è da sapere per aprire un negozio di generi casalinghi.

I requisiti per aprire un negozio di casalinghi

La prima scelta da fare, in maniera del tutto accurata, è la location. Bisogna decidere se aprire il negozio di casalinghi in un luogo ad alta o a bassa densità di popolazione. Nel primo caso, si potrebbero avere molti più clienti ma anche la concorrenza potrebbe essere maggiore mentre nel secondo ci potrebbe essere meno concorrenza ma un numero minore di clienti da servire. Ovviamente, tutto rientra in un’approfondita analisi di mercato e anche nelle disponibilità economiche per l’acquisto o l’affitto del locale che ospiterà il vostro negozio di articoli casalinghi.

Diventa, dunque, veramente importante l’analisi della concorrenza e l’esatta individuazione del punto vendita. Altro aspetto che potrebbe fare la differenza è il vostro catalogo. Vendere articoli casalinghi significa scegliere se puntare su pochi articoli oppure su un numero molto più ampio di oggetti e piccoli arredamenti per la casa. Avere più prodotti, però, non si traduce necessariamente in un numero maggiore di clienti e di vendite. Bisogna, infatti, organizzare bene gli spazi, cercando di trasmettere al pubblico un’idea di coerenza, senza naturalmente tralasciare l’aspetto legato alla qualità dei prodotti venduti.

L’iter burocratico

L’iter burocratico non dovrebbe essere molto complesso. Anche per quanto concerne gli investimenti economici, questi potrebbero essere senz’altro minori se:

  • Si punta su un locale di piccole dimensioni, almeno in fase iniziale, in modo da verificare se si riesce ad ottenere il ritorno dall’investimento in tempi non troppo lunghi
  • Si opta per l’apertura in franchising, puntando, quindi, all’affiliazione con un noto marchio del settore che fornirà le linee guida e la formazione necessaria per la vendita dei prodotti
  • Si richiede un finanziamento a tasso agevolato, a fondo perduto o a rate, opportunità spesso ignorate ma che vengono incontro soprattutto alle fasce più in difficoltà, ovvero giovani e donne

Per aprire un negozio di generi casalinghi bisogna recarsi presso il SUAP, ovvero lo Sportello Unico delle Attività Riproduttive, che si trova presso il comune di competenza. Presso tale ufficio verranno fornite le informazioni in merito alla documentazione e ai requisiti da possedere. Bisognerà, poi, procedere alla presentazione della segnalazione certificata di inizio attività. E’ necessario procurarsi un nulla osta sanitario in merito alla presenza di tutti i requisiti igienici. Inoltre, è probabile che dobbiate procurarvi l’autocertificazione in merito ai regolamenti edilizi e urbanistici e alle norme sulla destinazione d’uso. Se non vi sono problemi il Comune non avrà motivi di negarvi il nulla osta e potrete, così, aprire il vostro negozio di generi casalinghi. Infine, bisognerà aprire una Partita Iva, iscriversi al Registro Imprese, all’Inps e all’Inail.

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