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Come aprire un ristorante vegetariano

Aprire un ristorante vegetariano

Quante persone oggi si sono votate alla cucina vegetariana? In Italia è partita quasi come una moda che ha subito mietuto ‘vittime’ non solo tra gli animalisti convinti ma anche tra chi pensa che mangiare vegetariano faccia bene alla salute dell’organismo o faccia dimagrire. Qualsiasi sia il motivo per cui si decide di diventare vegetariani, oggi non è più impossibile andare a mangiare fuori casa anche piatti vegetariani dato il continuo spuntare di ristoranti ad hoc per chi ha deciso di rinunciare per sempre a qualsiasi tipo di carne. Aprire un ristorante vegetariano quindi può rivelarsi un buon inizio per fare business.

Cosa significa essere vegetariani

Sempre più persone negli ultimi anni hanno deciso di passare all’alimentazione vegetariana per supportare il rispetto per gli animali e la sostenibilità ambientale, ma anche altri possono essere i motivi più o meno nobili che portano a questa scelta. Passare al vegetarianismo significa effettuare una scelta alimentare radicale perché chi è vegetariano si priva di tutti i tipi di carne, e questo comporta una certa difficoltà quando si intende consumare i pasti fuori casa. poche sono le attività ristorative che contemplano piatti adatti ai vegetariani e la carenza si fa sentire tanto più si va diffondendo questa scelta alimentare tra le persone. Pochi sono i ristoranti che offrono menù totalmente vegetariani o anche in parte e che vanno incontro alle esigenze della clientela che ha detto addio alla carne animale e proprio questa carenza di luoghi dove poter andare a consumare il pranzo o la cena fuori si percepisce soprattutto nell’ambito della ristorazione veloce. Aprire un ristorante vegetariano potrebbe quindi rivelarsi un’attività imprenditoriale piuttosto remunerativa se ben pianificata e targettizzata.

Cosa serve per aprire un ristorante

Per quanto riguarda i lati amministrativi e burocratici, chi intende aprire un ristorante vegetariano deve iscriversi alla Camera di Commercio della Provincia competente, inoltre bisogna comunicare l’inizio dell’attività al Comune di residenza e dichiarare il possesso dei requisiti necessari come da legge nr 287/91. I requisiti necessari sono fondamentalmente l’assoluzione degli obblighi scolastici, la maggiore età, il possesso di diploma alberghiero o di corsi professionali riguardanti attività di somministrazione di alimenti, il superamento dell’apposito esame presso la Camera di Commercio o essere stato già dipendente di un esercizio pubblico come addetto alla somministrazione di alimenti e bevande. Altrimenti basta essere iscritti al Registro degli Esercenti il commercio, sempre tenuto dalla Camera di Commercio, prima del 4 luglio 2006. Il gestore di un ristorante vegetariano deve anche pensare all’autorizzazione riguardante la somministrazione di alimenti e bevande, compresi alcolici, e dell’autorizzazione sanitaria che rilascia l’Asl di competenza, oltre a dover essere in regola con la normativa in materia di sicurezza e prevenzione degli incendi.

Come organizzare il ristorante

Se si intende fare business e ottenere buoni profitti dal proprio ristorante vegetariano bisogna puntare su un bravo chef. Non si tratta proprio di un’impresa facile perché non tutti sono specializzati in questo tipo di cucina che si allontana un po’ da quella tradizionale, ecco perché in questo settore risultano molto apprezzanti i cuochi orientali dove sono molto più diffuse pietanze e piatti vegetariane. Naturalmente a questo chef bisogna dare la possibilità di preparare piatti da leccarsi i baffi anche se vegetariani, per cui bisogna mettergli a disposizione una serie di materie prime di qualità e quindi è sempre meglio prestare molta attenzione ai fornitori e creare una rete di rapporti commerciali con aziende agricole, orticoltori, frutticoltori, caseifici e viticoltori. Per quanto riguarda il personale che dovrà lavorare nel ristorante deve dimostrare sempre professionalità e competenza per poter accogliere il cliente e farlo sentire il benvenuto sempre, ma dev’essere anche preparato a dare spiegazioni o chiarimento sul menù proposto: da non sottovalutare l’attenzione al personale e al servizio offerto perché la cortesia e la buona educazione vengono sempre premiati dai clienti che possono così facilmente diventare affezionati del locale. Il numero del personale dipende sostanzialmente dagli orari di apertura del ristorante, dal numero di coperti disponibili, dalle dimensioni del locale: per esempio, un ristorante di medie dimensioni che dispone di circa 50 coperti e che lavora a pranzo e cena, in genere ha bisogno almeno di due o tre aiuti in cucina oltre allo chef e di un lavapiatti, mentre in sala dovranno lavorare almeno tre persone dotate di apposite divise. Da non dimenticare il personale per le pulizie.

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