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Tour Operator

Aprire un tour operator: iter e costi

Quello dei viaggi è un settore in continua crescita che sta usufruendo in maniera importante della spinta delle nuove tecnologie. Oggi, infatti, è diventato molto semplice prenotare un viaggio e raggiungere la meta dei propri sogni. D’altronde viaggiare è una delle passioni più comuni al mondo e per questo motivo sempre più imprenditori si avvicinano all’idea di aprire un tour operator.

Come aprire un tour operator: requisiti e investimento

Per diventare tour operator bisogna studiare bene il mercato ed individuare con precisione i propri obiettivi e creare un piano di azione. In questo modo sarà possibile valutare nel miglior modo possibile le diverse opportunità fare un’approfondita analisi di mercato con le dovute potenzialità dell’investimento è il primo passo per chi decide di aprire il proprio tour operator e vuole farlo fronteggiando la concorrenza e avendo successo.

Il lavoro del tour operator si svolge in ufficio dove bisogna promuovere i viaggi e fornire informazioni dettagliate alla propria clientela, così da vendere le proprie proposte e iniziare a guadagnare.

C’è, poi, anche la possibilità di visitare le strutture turistiche dei diversi Paesi, ma prima bisogna occuparsi delle pratiche burocratiche e sostenere l’investimento iniziale per poter dotare il tour operator della struttura e delle attrezzature necessarie.

Ci sono due strade da battere per aprire un tour operato. La prima riguarda l’affiliazione ad un brand già esistente. La seconda è quella di aprire una propria compagnia. Nel primo caso si tratta ovviamente di franchising, mentre nel secondo si deve partire da zero.

Molto importante sarà la scelta della location che dovrà portare quanti più potenziali clienti possibili presso la sede scelta. Per questo motivo è importante scegliere per posti molto affollati come centri commerciali, sale cinema oppure centri cittadini.

Per la grandezza non ci sono troppe esigenze in quanto servono pochi metri quadrati per ospitare i propri clienti alla ricerca della vacanza perfetta. Il locale, dunque, potrà essere tra i 30 ed i 50 metri quadrati.

La strumentazione è molto semplice e riguarda l’acquisto di supporti informatici come personal computer, stampanti e altri strumenti accessori. L’investimento si aggira tra i 50mila e gli 80mila euro, a seconda di cosa si vuole offrire alla propria clientela.

L’iter burocratico per aprire un tour operator

Per aprire un tour operator bisogna rispettare l’iter che riguarda l’apertura di qualsiasi altra attività commerciale. L’attività di tour operator può essere svolta sotto forma di ditta individuale, società di persone oppure società di capitali. Occorre, dunque, aprire la partita IVA presso l’agenzia delle entrate, ottenere i permessi Asl e comunicare le varie posizioni contributive presso INPS e INAIL.

In Italia le regioni hanno regolamenti diversi ma tutte richiedono il possesso di alcuni requisiti minimi da rispettare per l’apertura di un tour operator. Il primo riguarda la presenza di un direttore tecnico. Questa figura professionale si occupa della conduzione dell’attività dal punto di vista tecnico ed ha responsabilità ben precise che variano a seconda delle situazioni.

Per avviare la propria attività di tour operator è obbligatorio versare il Deposito Cauzionale alla Provincia di appartenenza. Tale deposito serve a coprire eventuali versamenti relativi a sanzioni oppure ad azioni disciplinari, ma anche a coprire importi non versati.

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