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Aprire una posta privata

Aprire una posta privata: iter burocratico e requisiti

Aprire una posta privata è un investimento concreto e di buona prospettiva. La posta pubblica italiana, com’è noto, non è un esempio di efficienza, o meglio di rapidità. Sebbene la sua evoluzione tecnologica non può competere dal punto di vista del tempo con quella privata: decisamente sempre meno affollata.

Nel 2011 è terminato il monopolio delle Poste Italiane, da lì sono iniziate a nascere sul territorio italiano diverse agenzie di posta privata. Offrono un servizio, laddove quello statale, evidentemente, non è più sufficiente.

Il settore legato alle poste private si è ritagliato un suo ruolo nel mercato ed è sicuramente un’attività imprenditoriale innovativa.

Iter burocratico per aprire una posta privata

Innanzitutto, come per ogni attività, bisogna aprirsi una Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate e iscriversi al registro delle imprese presso la Camera di Commercio territorialmente competente. Dopo aver ottenuto la posizione dall’INPS e dall’INAIL, ci si concentra sugli aspetti burocratici più strettamente legati al servizio postale.

Per aprire un’agenzia di questo tipo, infatti, è necessario richiedere al Ministero dello Sviluppo Economico l’autorizzazione generale per l’attività e la licenza individuale. Ottenere questi titoli non è molto difficile.

L’autorizzazione e la licenza permettono di svolgere tutti i servizi all’attività postale, raccogliere e smistare pacchi fino a 20 chili e tutta un’altra serie di servizi.

Costi per aprire una posta privata

Come detto il mercato che orbita attorno al servizio postale è in incessante aumento. I costi che sono richiesti dall’apertura di un’attività di questo genere variano tra i 15 e i 40.000 mila euro.

L’autorizzazione generale e la licenza individuale comportano una spesa che si aggira attorno ai 2.000 euro. Si aggiunga a questa spesa, quella dell’affitto o dell’acquisto di un locale a norma. Il costo complessivo dell’investimento varia a seconda dei servizi che si potranno offrire alla clientela.

Si tratta di ottenere altre licenze o autorizzazioni, come la licenza individuale speciale che permette di effettuare la corrispondenza di notificazioni di atti giudiziari e dei servizi relative alle comunicazione di infrazione del codice della strada. L’autorizzazione generale ad effetto immediato, invece, consente di effettuare la corrispondenza per il casellario privato.

Aprire una posta privata in maniera autonoma rappresenta una buona possibilità di guadagno, ma, come si è detto, arrivare ad offrire la totalità dei servizi comporta un aumento dell’investimento di base. Per questa ragione, è frequente che chi desidera aprire un’agenzia di posta privata si affidi ai franchising.

In questo caso con una somma ridotta rispetto all’investimento indipendente si avvia la propria attività. E’ chiaro che ciò comporta un ridimensionamento del proprio guadagno possibile, ma aiuta ad avviare l’agenzia.

Conclusione

Il mercato italiano del servizio postale privato è un settore su cui si prospettano margini di guadagno per investire. Un’attività di questo genere che deve infiltrarsi tra le possibilità offerte dalla fine del monopolio postale statele ha bisogno, per rendere al meglio, di essere seguita da degli specialisti.

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