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Come aprire un ristorante a km 0

Come aprire un ristorante a KM 0

Sono cresciuti man mano che la filosofia a km 0 si è andata affermata, oggi i ristoranti a chilometro zero sono particolarmente apprezzati grazie alla qualità superiore degli alimenti impiegati nella preparazione di pietanze del tutto genuine di provenienza locale. Il ristorante a km 0 infatti, garantisce alla propria clientela il fatto che le materie prime abbiano percorso pochi chilometri dal luogo di produzione a quello di consumo e ciò ne assicura la sostenibilità ambientale, tematica particolarmente apprezzata oggi.

Perché aprire un ristorante a km 0

Aprire un ristornate può rappresentare un ottimo inizio per affermarsi nel settore e per ottenere buoni profitti economici ma bisogna sapere come muoversi sia fuori che dentro il locale. Infatti, chi intende avviare un’attività imprenditoriale come quella ristorativa deve essere cosciente del fatto che per vincere la concorrenza deve offrire qualità al cliente il che spesso implica sostenere spese maggiori all’inizio che col tempo, anche nel breve tempo, vengono ripagate del triplo. Aprire un ristorante a chilometro zero quindi, vuol dire dare al cliente specialità preparate con alimenti di provenienza locale, prodotti biologici che variano a seconda del naturale corso delle stagioni. I menù proposti da un locale del genere offrono la possibilità di riscoprire un modo id mangiare un po’ antico che esisteva prima della globalizzazione dei consumi: qualche decennio fa infatti, sulle nostre tavole non si trovavano prodotti importati dall’estero ma solo quelli di provenienza locale, magari dal contadino di qualche paese vicino. A cambiare queste abitudini è stato proprio il commercio globale e l’avvento dei moderni metodi di agricoltura che hanno permesso al consumatore di poter disporre anche di prodotti fuori stagione. Contro questa politica si oppone oggi nuovamente il consumo di prodotti a chilometro zero che propone al suo pubblico di assaporare i sapori genuini della propria terra grazie all’agricoltura biologica: i prodotti di un ristorante a chilometro zero quindi, sono sempre freschi, di qualità superiore e privi di fertilizzanti o altri agenti chimici usati in genere per far conservare il cibo per più tempo. Il chilometro zero non comporta produzione di anidride carbonica e si traduce in più gusto, sapore, genuinità e tradizione, per questo i ristorante a chilometro zero sono subito stati presi d’assalto dai consumatori e hanno ricevuto grandi apprezzamenti, e anche per questo motivo aprire un ristorante del genere può rappresentare una buona chance di guadagno.

Cosa offre un ristorante a chilometro zero

Per potersi realmente differenziare dalla concorrenza, un ristorante a chilometro zero deve specializzarsi in menù che presentano ingredienti di produzione locale e ciò significa instaurare rapporti con i diversi produttori locali per poter essere riforniti costantemente di tutti gli ingredienti necessari per preparare i piatti del proprio menù. Dev’esserci quindi uno stretto legame con il territorio e i principali fornitori e produttori di materie prime di qualità come agricoltori, pescatori, allevatori, frutticoltori, e vinificatori presso i quali ricercare e selezionare i prodotti per approvvigionare il ristorante il che prevede recarsi di persona presso le aziende agricole e i caseifici e cantine per provare prima le specialità proposte e poi eventualmente iniziare le collaborazioni commerciali. Il ristorante inoltre, deve rappresentare un ambiente conviviale e accogliente in cui potersi rilassare degustando sapori e piatti genuini, per cui l’arredamento non è un fattore da sottovalutare e va scelto accuratamente soprattutto perché deve rispecchiare la filosofia del ristornate e magari richiamare un po’ l’atmosfera delle vecchie trattorie, in questo modo il cibo che il cliente consumerà sembrerà avere un sapore diverso come quello di una volta. Mobili, tavoli e sedie quindi, devono rispecchiare questa mentalità ed essere in linea con quadri, suppellettili e tinta delle pareti: tutto questo dovrà trasparire anche da tovaglie, piatti e posate, inoltre non potrà mancare un’illuminazione bassa e direzionata per creare un ambiente più intimo. Il ristorante dovrebbe anche disporre di seggioloni e fasciatoi nelle toilette che devono presentarsi puliti, luminosi, rifiniti bene e sempre riforniti di tutto il necessario.

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