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Come aprire un soccorso stradale

Come aprire un soccorso stradale

Il servizio di soccorso stradale è uno dei più utili, un servizio del quale si ha sempre bisogno. Purtroppo, infatti, ogni giorno sulle nostre strade si verificano brutti incidenti stradali che mettono in pericolo la vita delle persone. Il soccorso stradale si rivela utile per allontanare le auto danneggiate dal luogo del sinistro e per permettere il ripristino della circolazione stradale. E’ un servizio di cui si ha bisogno durante tutto l’arco della giornata perché un incidente o un problema ad un’autovettura potrebbe verificarsi in qualunque ora del giorno. Per chi è interessato ad un’attività del genere cercheremo di spiegare cosa bisogna fare per aprire un soccorso stradale.

I requisiti per aprire un soccorso stradale

La prima cosa da sapere è che per aprire un soccorso stradale c’è bisogno di un’officina che sia dotata delle necessarie attrezzature. Il servizio di autosoccorso rientra, dunque, nei servizi aggiuntivi che un’officina può offrire. Non tutte le officine si occupano di soccorso stradale. Ecco perché è interessante analizzare gli aspetti legati all’apertura di un soccorso stradale. Anche un’attività di questo tipo abbisogna di un’autorizzazione. Il via libera deve arrivare dalla Motorizzazione Civile provinciale alla quale spetterà il compito di dichiarare consono ed idoneo il mezzo scelto dall’azienda per effettuare il servizio di soccorso stradale.

Se vogliamo guardare proprio al veicolo che serve per il soccorso stradale allora è bene precisare che per quest’attività bisogna utilizzare il carro attrezzi. Esso deve essere omologato per l’utilizzo nell’ambito del trasporto speciale e deve essere intestato all’autoriparatore. Il Dipartimento dei Trasporti Terrestri dovrebbe rilasciare l’omologazione del veicolo. In alternativa, l’omologazione potrebbe giungere anche da enti europei.

Come accennato anche in precedenza, quando si parla di soccorso stradale si fa riferimento a mezzi adibiti al trasporto speciale, non eccezionale. I primi, infatti, possono essere impiegati in qualunque ora e momento della giornata, l’importante è che abbiano tale omologazione. Non sono necessarie ulteriori autorizzazioni.

Non c’è parità di opinioni in merito alla patente da possedere per prestare soccorso stradale. Dubbi sono sorti anche sul discorso legato all’iscrizione da parte delle imprese all’Albo degli autotrasportatori conto terzi. Le associazione di categoria hanno, però, precisato che il soccorritore che utilizza un carro attrezzi non è obbligato ad effettuare tale iscrizione.

Dal punto di vista normativo possiamo dire che il discorso non è univoco. Le norme che regolano il servizio di soccorso stradale potrebbero presentare delle sottili ma rilevanti differenze tra una Regione e l’altra. Sarebbe, dunque, consigliato acquisire informazioni presso gli uffici comunali di competenza, così da conoscere con precisione la procedura da seguire. Il comune dovrà chiarire gli aspetti legati alla superficie del locale, alla pavimentazione, al parcheggio dei veicoli e alla compatibilità tra il locale scelto e il Piano Regolatore.

I costi per aprire un soccorso stradale

Un’officina che offre un servizio di soccorso stradale, almeno in fase iniziale, deve fare i conti con un aumento dei costi. In realtà, la spesa più importante è quella relativa all’acquisto del carro attrezzi. Si tratta di mezzi che anche nel caso in cui vengano acquistati usati richiedono un investimento cospicuo, di solito superiore ai 10.000 euro. Inoltre, c’è da considerare che un solo carro attrezzi potrebbe non bastare, perché potrebbero verificarsi diverse emergenze contemporaneamente.

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