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Credito d’imposta 2018: i benefici per le imprese

Con la legge di bilancio 2018, sono stati introdotti, confermati o ampliati i crediti d’imposta per le imprese. La legge di riferimento è la 205 del 2017.

A beneficiarne saranno le imprese più diverse: oltre che per le spese per attrezzature e materiali, sono previsti crediti d’imposta anche per la formazione “digitale” di personale e dipendendenti.

Andiamo a conoscere nello specifico le principali agevolazioni legate al credito d’imposta.

Credito d’imposta per le imprese culturali

La legge di Bilancio ha istituito uno specifico credito d’imposta per le aziende culturali e creative.

Il credito d’imposta è pari al 30% dei costi sostenuti per l’attività di sviluppo, produzione e promozione di prodotti e servizi culturali.

Possono beneficiare della misura le imprese che svolgono attività stabile e continuativa con sede in Italia, in uno stato dell’Unione Europea o in uno stato che aderisce allo Spazio Economico Europeo.

Ma quali caratteristiche deve avere un’impresa per poter usufruire della misura?

  • l’impresa dev’essere soggetto d’imposta in Italia
  • ha come oggetto sociale l’ideazione, la produzione, lo sviluppo, la creazione e la conservazione di prodotti culturali

Dalla letteratura alla musica dal vivo, dal cinema al teatro fino agli archivi e alle biblioteche sono tante le imprese in Italia che possono usufruire del credito d’imposta.

Il credito è riconosciuto nel limite di spesa di 500mila euro per il 2018 e di un milione di euro per il prossimo biennio (2019-2020).

Importante precisare che il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi ed è utilizzabile solo in compensazione con il modello F24.

Credito d’imposta per le spese di consulenze relative alla quotazione delle PMI sui mercati

Le Pmi possono usufruire di un credito d’imposta per le spese sostenute per la consulenze relative all’ammissione alla quotazione su mercati regolamentati.

Questa misura è valida per le micro, piccole e medie imprese, ciè quelle imprese che occupano meno di 250 persone e con fatturato annuo di massimo 50 milioni di euro o con totale di bilancio annuo non superiore ai 43 milioni di euro.

Il credito d’imposta, in questo caso, viene riconosciuto alle piccole e medie imprese che dopo il primo gennaio 2018 avviino una procedura di ammissione alla quotazione in un mercato regolamentato.

L’importo massimo è di 500mila euro nella misura del 50% dei costi di consulenza sostenuti.

Anche in questo caso il credito è utilizzabile solo in compensazione, mediante il modello F24; inoltre, deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione.

Credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno

La legge di Bilancio per il 2018 ha incrementato di 300 milioni le risorse destinate al finanziamento del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno.

Il credito d’imposta è relativo all’acquisto di beni strumentali destinati alle imprese delle regioni Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise, Sicilia e Sardegna.

Il credito d’imposta è pari al 45% per le piccole imprese, al 35% per le medie imprese e al 25% per le imprese più grandi.

Rientrano nella misura i beni concessi in comodato d’uso a terzi, beni strumentali nuovi e i beni in leasing.

Anche in questo caso il bonus è utilizzabile solo in compensazione con il modello F24 ed è valido per gli investimenti realizzati dal fino al 31 dicembre 2019.

Credito d’imposta per la formazione del personale dipendente nel settore della tecnologia

La legge di bilancio 2018 ha previsto anche un credito d’imposta anche per le spese di formazione per il personale dipendente nel settore della tecnologia.

A beneficiarne sono tutti i tipi di impresa, indipendentemente dalla forma giuridica e dal settore economico in cui operano.

Le spese che danno diritto al credito d’imposta sono relative all’attività di formazione del personale dipendente nel settore della tecnologia, in stretta connessione con il piano Nazionale Impresa 4.0

Più nello specifico, la misura è valida per la formazione per acquisire conoscenze approfondite nei campi:

  • big data e analisi dei dati
  • cloud computing
  • cybersecurity
  • prototipazione rapida
  • realtà aumentata
  • robotica avanzata
  • interfaccia uomo-macchina
  • manifattura additiva
  • Internet of Things

Sono escluse invece le spese sostenute per la formazione “ordinaria”.

Il credito d’imposta è attribuito nella misura del 40% delle spese relative al costo aziendale del personale nel periodo in cui è impegnato in attività di formazione.

L’importo massimo annuale è di 300mila per ciascun beneficiario.

Anche in questo caso è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello F24.

Credito d’imposta per le imprese: benefici concreti per le PMI

Abbiamo visto alcune misure per il credito d’imposta previste nella legge di Bilancio 2018: benefici concreti per le Pmi, anche del Sud Italia.

Se rientri in una delle categorie che possono usufruire del credito d’imposta, chiedici una consulenza gratuita: metteremo la nostra esperienza a tua disposizione per farti ottenere le agevolazioni del credito d’imposta sulle imprese.

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