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come aprire una tosteria

Aprire una tosteria: iter burocratico e requisiti

Con l’ascesa, avuta negli ultimi anni, del settore dei cibi da strada, tra le tante attività commerciali che si possono avviare una di sicuro interesse è quella concernente la tosteria.
I ritmi frenetici della vita di oggi portano sempre più gente a consumare cibo fast food, che ha un fatturato annuo in continua crescita, e il settore del take away è uno dei pochi che non ha subito l’influenza della crisi in questi ultimi anni.

Si tratta di un’attività giovane e al momento non inflazionata, in grado di garantire ampi margini di guadagno e garantire uno sbocco lavorativo attraverso una professione autonoma.
Si tratta di uno di quei progetti innovativi che godono anche di finanziamenti a livello regionale, soprattutto finalizzati ai giovani, per aprire un’attività indipendente e ottenere facilitazioni e liquidità.

Anche dal punto di vista amministrativo e burocratico, aprire una tosteria è diventato molto più semplice rispetto agli anni passati.

Aprire una tosteria: il business plan e l’analisi del territorio

Il primo passo importante nell’avvio della vostra attività imprenditoriale è quello di eseguire un accurato business plan, che vada ad analizzare i vari aspetti legati all’apertura della tosteria.
Eseguite un’analisi del territorio, aprire una tosteria significa individuare il luogo ideale dove ci sia tanta gente che trascorre del tempo fuori di casa e che vuole acquistare un pranzo veloce ed economico.

L’ideale è che il locale sia posto vicino a strutture quali palestre, università, uffici, scuole oppure anche all’interno di un centro commerciale, ovvero posti visitati da un gran numero di persone durante la giornata.

Oltre al luogo è di fondamentale importanza anche la qualità degli alimenti che sono messi a disposizione dei vostri potenziali clienti. Una buona idea è selezionare ingredienti stagionali, meglio se a km zero, che assicureranno un gusto unico ai vostri toast.

Requisiti necessari e iter burocratico per l’apertura di una tosteria

Per aprire una tosteria sarà necessario acquisire il libretto sanitario, a meno che non abbiate conseguito il diploma di scuola alberghiera. Chi non ha tale titolo di studio potrà acquisirlo ugualmente se si è lavorato almeno due anni negli ultimi cinque in un’attività del settore, o frequentando un corso SAB organizzato dalla Provincia o dalla Regione.

Per quello che riguarda l’avvio dell’azienda, andrà registrata e ottenuta apposita partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate ed fare l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio della propria zona.

Lo step successivo è compiere le iscrizioni all’INPS e all’INAIL per quanto riguarda le posizioni contributive e infortunistiche legate all’imprenditore titolare dell’attività e dell’eventuale personale dipendente.

Per quello che riguarda il locale utilizzato per l’attività, esso dovrà essere a norma per quello che riguarda le normative urbanistiche e sanitarie. Infine, per l’avvio effettivo dell’attività andrà presentata idonea Segnalazione Certificata di Inizio Attività allo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di appartenenza.

I costi iniziali per l’apertura di una tosteria

L’investimento iniziale per l’apertura di una tosteria dipende dalla grandezza dell’attività e dal genere di servizi che sono messi a disposizione dei clienti. Prima di tutto andranno sostenuti i costi concernenti il locale dove viene esercita la professione, di acquisto o di affitto, a cui vanno aggiunti quelli per l’acquisto della necessaria attrezzatura per cucinare i toast e le utenze riguardanti gas, luce, acqua etc.

Oltre all’acquisto della fornitura iniziale di materie prime, andrà curata anche la parte relativa alla pubblicità, per far conoscere la propria attività al pubblico. Quest’ultima può essere legata a varie forme, come il volantinaggio, affissione di manifesti e annunci sui quotidiani locali, ma anche promozione attraverso internet e nei social network, che permettono di raggiungere un ampio palcoscenico di potenziali clienti.

E’ ipotizzabile che l’investimento iniziale possa aggirarsi a partire dai 30 mila euro in su, molto dipende dai fattori sopra richiamati. Diverso è il discorso se l’attività viene aperta appoggiandosi a un franchising, calano i costi iniziali ma di conseguenza parte dei guadagni andranno alla casa madre.

Il franchising permette anche di avere un supporto competo per quello che riguarda i prodotti, le attrezzature, la pubblicità della nuova attività.

Un supporto concreto per l’avvio della vostra attività imprenditoriale

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