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Bando Fondo Futuro

Bando Fondo Futuro della Regione Lazio: accesso al Microcredito

In questo articolo vi parliamo di un’altra interessante iniziativa indirizza alle microimprese e ai titolari di partita Iva residenti nel Lazio: il bando Fondo Futuro.
Come sappiamo, le micro, piccole e medie imprese costituiscono la spina dorsale dell’economia italiana: secondo il rapporto Cerved del 2017, nel 2016 sono state create ben 5000 pmi nuove, per un totale di 145mila piccole imprese totali.
Il bando Fondo Futuro della Regione Lazio vuole dare un aiuto economico alle microimprese del territorio, e prevede una Sezione Speciale Liquidità Sisma, che prevede l’erogazione di finanziamenti a tasso zero alle imprese dei 15 comuni colpiti dal terremoto del 2016.

Entriamo nel dettaglio e scopriamo in cosa consiste il bando.

Cos’è il bando Fondo Futuro e a chi si rivolge

Il bando Fondo Futuro è attivo dal 3 maggio su iniziativa della Regione Lazio. L’iniziativa è parte del Fondo per il Microcredito e la Microfinanza (risorse comunitarie del POR 2014/2020 – Asse 1 Occupazione) e mette a disposizione risorse per 31,5 milioni di euro.

Il bando si rivolge a:

  • microimprese in forma di ditta individuale e società da costituire o ancora da costituire della Regione Lazio
  • titolari di partita Iva, anche se non iscritti ad alcun albo professionale
  • microimprese con difficoltà ad accedere al credito

I progetti che verranno ritenuti idonei potranno usufruire di prestiti di importi tra i 5 mila e i 25mila euro, da restituire con un tasso di interesse dell’1% e con una durata non superiore a 84 mesi, preammortamento incluso.

È possibile richiedere i finanziamenti fino all’esaurimento delle risorse previste per il 2018, con un overbooking del 10%.
Il fondo infatti distribuisce le risorse per annualità, con una speciale attenzione ai soggetti prioritari, che vengono stabiliti per fascia d’età, fascia di reddito, fra lavoratori svantaggiati e le donne. Sono prioritari anche i soggetti che partecipano a progetti regionali.

Possono partecipare anche le aziende senza una sede operativa nel Lazio, a patto che si impegnino ad aprirne una entro la firma del contratto di finanziamento.

A chi rivolgersi per ottenere i finanziamenti previsti da Fondo Futuro

Per ottenere le agevolazioni previste dal bando Fondo Futuro, le imprese e i professionisti interessati dovranno inviare tramite Pec il modulo di domanda compilato e sottoscritto in tutte le parti a uno dei cosiddetti “soggetti erogatori“, scelto fra quelli convenzionati con LazioInnova, nello specifico:

  • Artigiancassa
  • BCC Roma
  • BCC Velino
  • Cofiter
  • Confeserfidi
  • Fidimed
  • Fidimpresa
  • Fin.promo.ter
  • Microcredito italiano

È già possibile fare domanda, ma attenzione: le domande presentate in modo difforme da quanto richiesto non saranno ritenute valide.

Fondo Futuro: le spese ammissibili

Sono considerate spese ammissibili quelle legate alle attività indicate nel business plan da presentare in allegato con la domanda e sostenute nel periodo di realizzazione del progetto. Entrando nel dettaglio:

  • Spese di costituzione dell’impresa
  • Canone di locazione per un massimo di 6 mesi
  • Consulenze nel limite del 20% del totale delle spese ammissibili
  • Retribuzione dei dipendenti e soci lavoratori delle cooperative entro un limite massimo di 6 mesi o del 50% delle spese ammissibili
  • Corsi di formazione
  • Materiali di consumo (20% per cento del totale delle spese ammissibili)
  • Utenze
  • Acquisto di brevetti realizzazione sito web sistemi di qualità certificazioni qualità eccetera
  • Acquisto di arredi macchinari attrezzature impianti nuovi
  • Opere per l’adeguamento e la ristrutturazione dei locali adibiti alle attività (50% del totale delle spese ammissibili)
  • Acquisto di software per le esigenze produttive dell’impresa
  • Investimenti per adeguare i locali e l’attività alle norme di sicurezza dei luoghi di lavoro dell’ambiente del consumatore

Il soggetto erogatore, entro 30 giorni dalla data di invio della domanda, procederà a un’istruttoria, dopo aver verificato il possesso dei requisiti delle imprese.

Verranno valutati la qualità del progetto, la coerenza con le finalità del programma operativo FSE 2014-2020, la sostenibilità economico- finanziaria del progetto. Una volta approvato il progetto, tra il soggetto erogatore e l’impresa richiedente si stipula un contratto per l’erogazione del finanziamento.

Liquidità Sisma: cos’è

Fondo futuro prevede anche una linea di intervento (la B) rivolta alle aziende coinvolte nel terremoto del 24 agosto 2016.

In questo caso la dotazione finanziaria è di 3,2 milioni di euro, destinati esclusivamente a immettere liquidità nelle imprese che hanno subito le conseguenze del terremoto. Nello specifico, la misura si rivolge a micro imprese, ditte individuali, titolari partita Iva, società di persone e società di capitali già esistenti al momento dell’evento sismico del 4 agosto 2016 che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario ordinario.

I beneficiari possono usufruire di un credito tra i 5 e i 10mila euro a tasso zero.

Fondo Futuro: un sostegno per le microimprese

Fondo Futuro ha l’obiettivo di dare un sostegno concreto alle micro imprese del Lazio, con l’obiettivo di dare respiro all’economia locale.

Se hai una micro impresa con sede legale nel Lazio, oppure ne vuoi avviare una, contattaci subito per una consulenza gratuita: ti aiuteremo a redigere in modo corretto la domanda per ottenere i finanziamenti del bando Fondo Futuro.

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