Come aprire un pastificio: procedimento e costi
Uno dei piatti tradizionali della cucina italiana che ha fatto conoscere la nostra tradizione culinaria in tutto il mondo è sicuramente la pasta. Milioni d’italiani e stranieri la consumano ogni giorno, un prodotto legato in modo indissolubile alle tradizioni culturali del nostro paese e che rappresenta anche una risorsa per investire in una nuova attività commerciale.
Sono tanti gli imprenditori che decidono di aprire un pastificio, sia a livello locale con una sorta di produzione artigianale, sia a larga scala con una produzione industriale.
Un progetto sicuramente importante che va seguito nei minimi dettagli, questo perché da una parte si tratta di un mercato che offre un grande consumo di pasta, garantendo nel tempo un buon volume d’affari, ma dall’altra bisogna fare i conti con l’enorme concorrenza presente su tutto il territorio nazionale.
Un progetto in cui vanno messe in campo risorse fisiche, mentali ed economiche, che impongono determinate attenzioni al fine di non vanificare tutti gli sforzi che vengono effettuati.
Le possibili strategie di vendita di un pastificio
L’obiettivo principale di un pastificio è di fornire la pasta al maggior numero di consumatori finali, ma non solo, è importante che la vostra nuova attività catalizzi l’attenzione anche della distribuzione. Ristoranti, supermarket, tavole calde, maggiormente variegata sarà la tipologia di clientela e superiore sarà l’offerta e la possibilità di incrementare i numeri della vostra attività.
Avere una clientela ampia e diversificata non sono gli unici elementi per garantirsi un ritorno economico importante, un concetto a cui va prestata particolare attenzione è quello relativo alla qualità dei prodotti che andrete a distribuire. Garantire ai propri clienti una materia prima migliore, una lavorazione curata nei minimi dettagli potrebbe essere la chiave giusta per portare sulle tavole dei clienti un prodotto apprezzato, questo però determina immancabilmente dei costi di gestione decisamente più elevati.
I consumatori oggi puntano molto sulla qualità del prodotto, e il prezzo viene messo in secondo piano, con una propensione maggiore a spese elevate nel caso in cui ci si trovi di fronte a un prodotto che permette di portare in tavola piatti dal gusto inconfondibile.
Cosa serve per aprire un pastificio e relativi costi
Come per ogni altro genere di attività, il punto focale dell’investimento è quello relativo ai locali in cui andrete a svolgere tale attività. Se siete indirizzati verso una produzione artigianale a livello locale è sufficiente anche un laboratorio di 70 mq, che può contenere anche una piccola superficie dedicata alla vendita diretta. In questo caso la localizzazione gioca un ruolo importante, meglio se la vostra attività ha sede in una zona particolarmente trafficata e facilmente raggiungibile con i mezzi e automobili.
Se invece la vostra attività di pastificio è indirizzata verso una scala a produzione industriale, la localizzazione assume meno importanza, ma avrete necessità di avere una superficie a disposizione maggiore per la parte di produzione.
Al locale vanno aggiunti poi i macchinari e gli strumenti di lavoro: tavolo da lavoro, impastatrice, macchine per il taglio della pasta corta, frigoriferi e una cucina di ampie dimensioni.
La cifra relativa all’investimento iniziale varia secondo la tipologia di pastificio e in base alla sua grandezza, si parte da circa 50 mila euro per un pastificio artigianale locale, fino a diverse centinaia di migliaia di euro per la produzione di pasta su larga scala.
Aprire un pastificio: la burocrazia necessaria
L’attività di pastificio si prefigura come una commercializzazione di prodotti alimentari, categoria che determina una trafila burocratica abbastanza lunga e complessa. Per prima cosa vista la nascita di una nuova azienda dovrete registrare una partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, successivamente occorre anche l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio competente territorialmente, l’autorizzazione dell’ATS, ex ASSL, le autorizzazioni urbanistiche e la dichiarazione d’inizio d’attività in Comune.
Per la produzione artigianale della pasta serve l’attestazione HACCP, destinata a prevenire le contaminazioni negli alimenti.
Per tutti i dipendenti della società sono necessarie le iscrizioni INPS e INAIL, un passo obbligatorio per il versamento dei contributi previdenziali e per la tutela dei dipendenti nei confronti di eventuali infortuni sul lavoro.
Un professionista a vostra disposizione per l’apertura di un pastificio
Avviare la propria attività di pastificio comporta l’espletamento di una serie di pratiche burocratiche fondamentali e difficili da ultimare senza le competenze e il giusto tempo a disposizione. Proprio per questo mettiamo a disposizione di tutti uno staff di professionisti in grado di seguirvi n tutte le incombenze amministrative e burocratiche necessarie per avviare la vostra nuova attività di produzione di pasta. Puoi richiedere una consulenza gratuita per avviare la tua attività imprenditoriale con un finanziamento a fondo perduto compilando il modulo contatti all’interno della pagina.