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Regime Forfettario

Regime forfettario: requisiti, agevolazioni, contributi Inps

Qualche anno fa è stato introdotto il regime fiscale forfettario, dedicato ai liberi professionisti e agli imprenditori di piccole dimensioni.
Si tratta di un regime con tante agevolazioni ma con qualche limite.

Vediamo dunque nel dettaglio cos’è e come funziona il regime forfettario.

Regime fiscale forfettario: cos’è

Il regime forfettario è il regime fiscale naturale per imprenditori e liberi professionisti.

Introdotto dalla legge 190/2014 e modificato dalla legge 208/2015, il regime forfettario è stata introdotto a partire dal primo gennaio del 2015.

Si tratta di un regime fiscale agevolato in cui Irpef e Irap sono sostituiti da una tassazione per l’appunto forfettaria, nato con lo scopo di agevolare l’apertura di attività commerciali e professionali di dimensioni minori.

Il regime forfettario ha sostituito il regime delle nuove iniziative produttive e il cosiddetto regime dei minimi.

Il regime fiscale forfettario può essere applicato da tutti i contribuenti che operano in regime di impresa oppure gli esercenti arti e professioni.

Quali sono le caratteristiche del regime forfettario

In primo luogo bisogna dire che il reddito viene determinato sulla base dei ricavi e dei compensi percepiti nel periodo d’imposta.

Sul reddito percepito viene applicato un coefficiente di redditività in base alle spese applicate in modo forfettario. Il coefficiente di redditività cambia a seconda dell’attività svolta (e, di conseguenza, a seconda del codice Ateco).

Il reddito imponibile viene tassato con un imposta sostitutiva del 5% per i primi 5 anni e del 15% dopo i 5 anni.

Chi aderisce al regime forfettario deve pagare le tasse al momento della dichiarazione dei redditi.

A differenza del regime ordinario, le spese sostenute per l’esercizio dell’attività non possono essere dedotte, a eccezione dei contributi previdenziali.

Chi opera nel regime forfettario non può scaricare le spese, ma può usufruire di tante agevolazioni:

  • è esentato dal pagare Irap, Irpef e addizionali
  • non deve essere sottoposto agli studi settore
  • non è obbligato ad avere registri Iva né ad applicare la ritenuta d’acconto
  • è esentato dagli indici di affidabilità

Inoltre gli esercenti di attività di impresa possono richiedere all’Inps la riduzione contributiva del 35% (tutele gestione artigiani e commercianti).

A proposito di contributi Inps, chi si iscrive alla Gestione Separata deve pagare il 25,72% di aliquota, che scende al 24% se iscritti ad altra forma di previdenza obbligatoria.

Regime forfettario: requisiti d’accesso

Per accedere al regime forfettario è necessario rispettare alcuni requisiti:

  • il limite dei ricavi e dei compensi dev’essere compreso fra i 25mila e i 50mila euro a seconda dell’attività esercitata
  • le spese per lavoro dipendente non devono essere superiori ai 5mila euro lordi
  • le spese per i beni strumentali devono essere inferiori a 20mila euro.

La soglia dei ricavi e coefficienti di redditività cambiano da attività ad attività.
Per esempio, chi opera nel settore dell’industria alimentare e delle bevande non può superare i 45mila annui di ricavi, ma può godere di un coefficiente di redditività del 40%.

Invece svolge un’attività professionale scientifica, tecnica, sanitaria etc., non può superare i 30mila euro annui e da un coefficiente di redditività del 78%.

Se un libero professionista svolge più attività, va preso in considerazione il codice Ateco dell’attività prevalente.

Come accennato, per chi opera nel regime forfettario è possibile avere uno o più collaboratori, a patto che le spese complessive non superino i 5mila euro lordi.

Per calcolare invece il limite dei beni strumentali, vanno considerati i beni in locazione finanziaria, i beni in locazione, in comodato e i beni utilizzati promiscuamente per l’esercizio dell’impresa o della professione.

I beni che hanno un costo inferiore alle 516,46 euro non sono considerati.

Regime forfettario e adempimenti contabili

Chi opera nel regime forfettario deve numerare e conservare le fatture e le bollette doganali; deve inoltre certificare i corrispettivi e presentare la dichiarazione dei redditi.

Agevolazioni per start up nel regime forfettario

Chi dà vita a una start up può usufruire di un’aliquota di imposta sostitutiva del 5% per i primi 5 anni.

L’imposta sostitutiva pari al 5% è valida se il contribuente non ha esercitato nei tre anni precedenti un’attività professionale o di impresa, oppure l’attività non costituisca una prosecuzione di altra attività svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo.

Regime forfettario: chi non può aderire

Sono esclusi dal regime forfettario le persone fisiche che si avvalgono di regimi speciali Iva o regime forfettario per la determinazione dei redditi, i soggetti che effettuano cessioni di esclusiva di fabbricati, di terreni edificabili e di mezzi di trasporto e gli autonomi che partecipano a società di persone o associazioni.

Regime forfettario: il regime agevolato per eccellenza

Per chi vuole cominciare un’attività da libero professionista o autonomo, il regime forfettario è il regime fiscale ideale, con tanti vantaggi e pochi adempimenti burocratici.

Se vuoi lanciarti nel mondo del lavoro autonomo e hai i requisiti per aderire al regime forfettario, contattaci: ti aiuteremo ad aprire la partita Iva, scegliere il codice Ateco più adatto alla tua attività e a svolgere tutte le altre pratiche necessarie.

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