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SAS società in accomandita semplice

SAS, società in accomandita semplice: guida per il 2018

Fra le diverse forme societarie previste dal nostro ordinamento giuridico troviamo la Sas, acronimo di Società in Accomandita Semplice.

In questo articolo in questa guida scopriremo cos’è una società in accomandita semplice e quali sono le sue caratteristiche, oltre ai vantaggi e gli svantaggi legati a questa forma societaria.

Cos’è la Sas, società in accomandita semplice

La società in accomandita semplice è caratterizzata dalla presenza di due tipi di soci: gli accomandatari e gli accomandanti.

I soci accomandatari rispondono dei debiti della società illimitatamente e in modo solidale, esattamente come le società di persone.

I soci accomandanti, al contrario, non rispondono con i propri beni personali: al massimo possono perdere i soldi versati all’atto della costituzione della società (cioè la cosiddetta quota di conferimento).

La norma giuridica di riferimento si trova nel codice civile: più precisamente, parliamo dell’articolo 2318.

In altre parole, gli accomandatari rispondono di eventuali insolvenze con il proprio patrimonio personale: ciò significa che i creditori possono rivolgersi a un qualsiasi socio accomandatario per chiedergli l’adempimento delle obbligazioni assunte dalla società

Non a caso, nella ragione sociale va indicata il nome di almeno uno dei soci accomandatari.

Dal punto di vista amministrativo, solo i soci accomandatari possono avere incarichi.

Se il socio accomodante accetta di far comparire il proprio nome nella ragione sociale non diventa accomandatario, ma perde il beneficio della responsabilità limitata e risponde con il proprio patrimonio dei debiti della società.

Questa forma societaria ha la peculiarità di consentire l’associazione fra diverse persone con disponibilità finanziarie e competenze diverse.

La SAS è obbligata a iscriversi al Registro delle Imprese per non essere definita irregolare: tuttavia, l’iscrizione al Registro delle Imprese ha un valore di tipo dichiarativo ossia la società anche non registrata, risponde a tutti gli effetti dal punto di vista amministrativo (e giuridico).

In caso di fallimento, solo i soci accomandatari possono “fallire”, non gli accomodanti.

Come si costituisce una società in accomandita

La procedura per la costituzione di una Sas è simile a quella di altre forme societarie.

In primo luogo, è necessario un atto pubblico o una scrittura privata autenticata da un notaio in cui vanno indicate:

  • nome, cognome e cittadinanza di tutti i soci accomandatari e accomandanti
  • prestazioni dei soci d’opera
  • ragione sociale
  • nomi dei soci con incarico di rappresentanza di amministrazione
  • modalità di suddivisione degli utili
  • oggetto sociale
  • sede principale e sede secondaria

Una volta redatto l’atto costitutivo, sarà necessario iscrivere la neocostituita Sas al Registro delle Imprese e alla Camera di Commercio.

Le modifiche del contratto sociale possono essere adottate solo con il consenso unanime di tutti i soci, a meno che non si sia convenuto diversamente al momento della redazione e autenticazione dell’atto.

In caso di scioglimento della Sas, si procede a nominare un liquidatore, il cui nome verrà comunicato al Registro delle Imprese. Il bilancio di liquidazione e il piano di riparto, sottoscritti dai liquidatori, devono essere comunicati ai soci: sono previsti due mesi di tempo per fare reclamo.
Alla fine della liquidazione, la SAS verrà cancellata. La liquidazione di una Sas prevede anche dei costi.

Sas: quali vantaggi?

La Sas dà la possibilità di partecipare a un’attività con la divisione dei costi di impresa e degli impegni derivanti.
Gli accomandanti, per esempio, possono investire in un’attività senza rispondere del proprio patrimonio personale (così come succede in una Srl).
La possibilità di avere due tipi di soci permette di distribuire incarichi e responsabilità a seconda dell’impegno finanziario e delle competenze.

Novità del 2018: il regime opzionale IRI

Anche le Sas possono usufruire dell’IRI, il nuovo regime opzionale di durata quinquennale previsto dalla legge di Bilancio 2017 e slittata di un anno: la legge di Bilancio ha stabilito l’applicazione dal 1° gennaio del 2018.

IRI significa Imposta sul Reddito Imprenditoriale ed è una tassazione unica che si applica sul reddito d’impresa e sul reddito di lavoro autonomo.

Si tratta di una forma di semplificazione fiscale che permette alle persone fisiche che svolgono un lavoro autonomo o attività d’impresa di “associare” il reddito aziendale a quello personale.

In altre parole, il reddito d’impresa o di lavoro autonomo, soggetti a Ires o a Irpef, per cinque anni potranno essere soggetti all’IRI.

Con tutta probabilità, l’aliquota IRI sarà del 24%, ma gli utili di soci e titolari saranno tassati secondo la fiscalità ordinaria.

Sas: è la forma societaria giusta per te?

In questa guida abbiamo descritto la Società ad Accomandita Semplice e le sue caratteristiche.

Se vuoi dare vita a una Sas, compila il form e chiedici una consulenza gratuita: insieme capiremo se è la forma societaria adatta ai tuoi scopi e ti aiuteremo con la procedura di costituzione della società.

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    2 Commenti
    • Alex
      10/10/2018 at 09:46

      Se io o debiti con inps inail equitalia poso aprire una SAS

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